L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia l’allattamento esclusivo (naturale o artificiale) fino al sesto mese di vita del bambino e raccomanda l’avvio dello svezzamento, quindi, a partire dai 6 mesi d’età. La stessa raccomandazione è condivisa da UNICEF, Ministero della Salute Italiano, American-Academy of Pediatrics (AAP) e IOM (Institute of medicine-USA).

Con il termine Svezzamento o Divezzamento si intende letteralmente “Togliere il vezzo” e quindi il vezzo del latte. Ma dal momento che il latte materno o artificiale non è un vizio, bensì una necessità del bambino sia emotiva che nutritiva è più corretto parlare di Alimentazione Complementare, visto che gli alimenti inseriti vanno ad affiancare e non a sostituire il latte.

 

PRIMO APPROCCIO: SVEZZAMENTO CONVENZIONALE

E’ l’approccio maggiormente conosciuto, avviato su indicazioni del pediatra che rilascia alla famiglia una sorta di “ricetta medica relativa allo svezzamento” e caratterizzato dall’introduzione graduale di cibi prevalentemente sotto forma di omogeneizzati, liofilizzati e baby food, passando poi alle pappe e via via ai pezzetti di cibo fino agli alimenti di consistenza maggiore, secondo un calendario ben definito e assunti attraverso l’utilizzo del cucchiaio (è il genitore ad imboccare il piccolo).
In questo tipo di approccio il ruolo principale è rivestito dal genitore che gestisce completamente l’alimentazione del bambino, la quale avviene solitamente in momenti della giornata differenti rispetto a quelli dei pasti dell’intera famiglia.

 

SECONDO APPROCCIO: AUTOSVEZZAMENTO O ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE A RICHIESTA (ACR)

E’ l’ approccio che prevede, sempre a partire dai 6 mesi, l’inserimento di cibi opportunamente sminuzzati, tagliati a pezzettini, schiacciati, per facilitare la masticazione, in cui il bambino può sia afferrare il cibo da solo che alimentarsi con il cucchiaino.

 

TERZO APPROCCIO: BABY LED WEANING (BLW, svezzamento guidato dal bambino)

E’ l’approccio che prevede, dai 6 mesi di vita, l’inserimento di cibo che viene presentato al bambino nella sua integrità a pezzi di dimensioni e forme appropriate (i cosiddetti finger foods), affinché egli possa afferrarlo con le mani e portarlo alla bocca. Il bambino può utilizzare il cucchiaio, ma il primo strumento sono le sue mani.

 

Nell’ ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE A RICHIESTA e nel BABY LED WEANING è il bambino che assume il ruolo principale di PARTECIPANTE ATTIVO, controllando la propria alimentazione dall’inizio alla fine.
I genitori pianificano quali alimenti salutari proporre al piccolo, ma è lui a decidere se, quanto e con quale velocità mangiare.
E’ di fondamentale importante seguire sempre l’iniziativa del bambino! Tutto deve avvenire a richiesta!
Inoltre, a differenza dello svezzamento tradizionale, il bambino mangia ciò che mangiano i genitori (con le dovute accortezze relative ad esempio a sale, zucchero o cibi che possono provocare allergie o intolleranze) e negli stessi momenti relativi ai pasti della famiglia.

 

 

QUANDO INIZIARE?

PER INIZIARE con l’ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE A RICHIESTA O CON IL BLW è importante:

  • che il bambino mostri curiosità e interesse verso il cibo solido e nel provare ad alimentarsi con cibi diversi dal latte;
  • che sia presente una maturità digestiva, uno dei motivi per cui è importante non iniziare lo svezzamento prima dei 6 mesi d’età;
  • che il bambino abbia acquisito il controllo del tronco, che gli permetta di avere un minimo appoggio o di stare seduto da solo;
  • che il bambino abbia sviluppato la coordinazione oculo-manuale, necessaria per riuscire ad afferrare il cibo o gli oggetti e portarli alla bocca;
  • che siano scomparsi nel bambino i riflessi di apertura della bocca, del vomito, del morso, di estrusione linguale, in modo tale che sia in grado di gestire il bolo e deglutire adeguatamente in serenità.

 

SEGNALI CHE INDICANO CHE IL BAMBINO E’ PRONTO

  • Il bambino mostra curiosità verso il piatto della madre, verso il cibo, verso quello che gli si presenta in tavola;
  • Rivolge costantemente la propria attenzione verso i genitori, i loro piatti, i loro gesti e tende ad imitarli
  • Presenta irrequietezza motoria e vocalica nel momento del pasto;
  • Tende a protrudere il tronco e gli arti verso l’oggetto del desiderio nel tentativo di afferrarlo.

 

 

 

CONSIGLI PER INIZIARE

  • Offrire pezzetti di cibo facili da gestire con le mani e con la bocca, quando il bambino non è affamato (il latte rappresenta ancora una fonte nutrizionale completa) e lasciare che sia il bambino a scegliere quale cibo prendere, se giocarci, annusarlo, portarlo alla bocca, buttarlo o mangiarlo realmente;
  • Mantenere l’attenzione su gioco e sperimentazione: nominare il cibo, giocare con il bambino, ecc.;
  • Far partecipare il bambino al momento dei pasti o della merenda ogni qual volta sia possibile;
  • Accertarsi che il bambino sia in posizione eretta e sicura;
  • Offrire al bambino cibi sicuri, facili da afferrare e vari in consistenza, sapore, colore, ecc.

 

 

 

 

 

 

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